«Nell’isola abbiamo trovato paesaggi mozzafiato e una gentilezza che non ci aspettavamo. A Buggerru lo spirito di volersi rendere disponibile: è inusuale in altre zone e ci ha fatto piacere». A raccontare l’esperienza di cinema a SE24 è Mauro Norcia della produzione Welcome to Sardegna.
Alcune località, tra cui Cagliari, sono state scelte come set de “Il Colpevole”, un thriller psicologico tratto dal libro “La mia morte è la tua” di Gabriella Grieco. Girato totalmente in Sardegna (salvo una scena in un reparto ospedaliero, girata a Roma), narra di una donna intenzionata a vendicare il figlio, suicida in carcere dopo essere stato accusato di rapina.
Nel capoluogo le scene sono state filmate al bar Nuova Firenze di viale Regina Margherita e nella parte più antica del cimitero di San Michele. Alcuni locali dell’assessorato regionale alla Cultura si sono prestati a diventare una questura per la finzione.
«Uno dei posti piu belli dove abbiamo girato è il bene Fai delle saline Conti Vecchi di Assemini: abbiamo immagini mozzafiato con il drone – sottolinea Norcia -. Poi abbiamo le riprese sulla costa di Quartu Sant’Elena e le immagine strepitose a Buggerru: sulle falesie, sull’ex miniera di Malfidano e sulla parte costiera da Masua».
Alla regia del film c’è il romano Gianni Leacche di “Un posto al sole”, “La squadra”che aveva in mente un thriller d’autore, un film d’azione dove nessuno muore eppure non perde in intensità.
Uno degli attori principali è Massimo Bonetti, già noto per “La Squadra” e per “Giovanni Falcone” (accanto a Michele Placido, Giancarlo Giannini, Gianni Musy e Anna Bonaiuto).
Il ruolo femminile è affidato a Monica Carpanese. Nel cast anche Benedicta Boccoli nel ruolo di un commissario, poi Gianni Rosato, Claudio Botosso, Edoardo Velo e Alberto Rossi.
Mauro Norcia evidenzia che il cast ha avuto, per i ruoli secondari, attori sardi come Stefano Cancellu di Cagliari e Michele Deiana di Palau. «Sono stati molto bravi. Inoltre abbiamo avuto poco più di trenta comparse da Cagliari e paesi limitrofi».
Grande collaborazione è arrivata anche dalla Sardegna Film Commission: «Sono sempre meravigliosi e molto presenti», dice e aggiunge: «Purtroppo abbiamo dovuto rinunciare alle maestranze isolane perché erano tutte impegnate, perché c’erano altre quattro produzioni cinematografiche in contemporanea alla nostra».
Il lavoro procede secondo il cronoprogramma. «Siamo già in post-produzione e pensiamo di chiuderla tra dicembre e gennaio ma ci prendiamo febbraio per sottotitoli ed essere pronti ai primi di marzo».
C’è stato il tempo per la troupe e il cast di provare la cucina tradizionale sarda. «Abbiamo dovuto portare via qualcuno con la forza – ride -. E Claudio Botosso, che è stato in Sardegna per qualche giorno di riprese, ha chiesto di spostare il biglietto aereo perché voleva mangiare il maialetto fatto come si deve».
Manuela Vacca
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Una scena del set nel bar cagliaritano (scatto Fondazione Sardegna Film Commission)