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Carloforte
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Informazione Comune
San Pietro è definita l’isola nell’isola sia per il suo status geografico sia per il fatto che i suoi abitanti sono tecnicamente liguri.
Nel 1737, durante la dominazione piemontese, l’isola fu concessa in feudo alla famiglia Genovés. San Pietro però versava in uno stato di completo abbandono e nei secoli precedenti era diventata una sorta di Tortuga, un’ isola dei pirati.
Ai nuovi feudatari fu imposto di ripopolarla con una colonia di pescatori di Pegli (Genova) provenienti da Tabarka (località tunisina nei pressi di Biserta) dove vivevano in una situazione che rasentava la schiavitù. Le peripezie di queste genti e dell’isola non finirono nel ‘738, anno di fondazione della città, difatti sessant’anni più tardi, un’invasione di pirati rischiò di far piombare nuovamente l’isola nell’abbandono totale.
Carloforte risorse e attualmente, l’isola e la sua popolazione sono fiere di presentarsi, a chiunque le voglia scoprire, come un vigoroso esempio d’intraprendenza e coraggio.
L’economia dell’isola è basata principalmente sulla pesca anche se, nel passato minerario, Carloforte ebbe un ruolo fondamentale come porto per l’imbarco del materiale estratto sui grandi mercantili. Attualmente tutto il territorio sta riscontrando una notorietà crescente per via delle tonnare, industrie per l’antichissima pesca al tonno, che qui viene praticata ancora in maniera tradizionale. La discendenza genovese di Carloforte non si limita al dialetto dei suoi abitanti, questa è palese nell’architettura del suo lungomare e del suo centro storico che hanno mantenuto integri gli edifici originari.
Nel lungomare è stata innalzata una statua a Carlo Emanuele III, fondatore della città, alle spalle del monumento si eleva la chiesa di San Carlo Borromeo (XVIII secolo). In via Marconi si trova il Forte Carlo Emanuele, dove è stato allestito il museo civico.
La costa e le spiagge di Carloforte
Partendo da Carloforte verso sud, proseguendo sulla litoranea tra le saline e il mare, lasciando a sinistra l’osservatorio astronomico, si va verso le spiagge più accessibili. Percorso un chilometro circa, si trova la Spiaggia del Giunco, facendo altri 1500 metri si trova la Spiaggia Girin e poco più avanti la Spiaggia di Punta Nera, probabilmente una delle più belle dell’isola.
Proseguendo ancora per circa un chilometro si trova la Spiaggia Guidi e poco dopo l’ingresso per la Spiaggia Bobba, dove si percorre un tratto di strada bianca in macchina, fino ad un modesto parcheggio.
A questo punto si prosegue a piedi su un selciato che ad un tratto si biforca, a sinistra cinge le recinzioni di alcune villette per poi sbucare nella piccola ed accogliente Spiaggia Bobba, a destra invece porta alle Colonne, il monumento naturale più importante di Carloforte, formato da due pilastri in roccia vulcanica alti diversi metri. Non lontano si trova la Spiaggia Luchese ed a circa un chilometro e mezzo, uno svincolo sulla sinistra conduce nel Golfo della Mezzaluna, alla fine della strada principale e si trova La Caletta (o Spalmatore). Per visitare il restante tratto della costa occidentale è necessario prendere la strada che svolta a destra (ovest) nei pressi dell’ingresso per la Spiaggia del Giunco, seguendo le indicazioni per Capo Sandalo.
Nei pressi di quest’ultimo vi è ubicato un faro, poco prima, uno svincolo sulla destra porta a Cala Fico, nei suoi pressi si trova il presidio della L.I.P.U. che da anni svolge un attento monitoraggio sul falco della regina, specie rara che nidifica in maniera massiccia nell’isola. Ritornando a Carloforte uno svincolo sulla sinistra indica la famosissima e molto frequentata Cala Vinagra, nel mare antistante si eleva il piccolo isolotto omonimo di origine vulcanica. A nord di Carloforte, seguendo le indicazioni per Calalunga, si arriva alla Punta, molto frequentata dai bagnanti nonostante la mancanza di una vera e propria spiaggia. Alle sue spalle si trovano due monumentali tonnare una delle quali è ancora in funzione.
Principali Eventi
Negli ultimi anni, tra maggio e giugno, ha preso il via manifestazione del ‘giro tonno’, un’occasione unica per conoscere l’isola, il paese, il tonno e le mille ricette tradizionali con cui si è soliti consumare questo prezioso pesce. Il 15 novembre, la Festa alla Madonna dello schiavo ricorda la prigionia in Tunisia.
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