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ARCHEOLOGIKA 2022, IL PROGRAMMA DELL’ULTIMO GIORNO

Mont’e Prama, Barumini, Alghero, Pula e Isola del Romanico al centro della seconda giornata di Archeologika 2022, in corso sino a domenica 16 ottobre alla Passeggiata coperta del Bastione di Cagliari, ha messo a confronto il modello delle fondazioni che in Sardegna operano per la creazione e attuazione di un modello vincente per valorizzare i beni culturali in chiave turistica.
In base alle esperienze raccontate nel corso dell’expo del turismo ecologico rappresentano, soprattutto per il futuro, la carta vincente per dare corpo a un modello di turismo archeologico capace di competere con gli altri mercati, nazionali e internazionali.
Emanuele Lilliu (Fondazione Barumini Sistema Cultura) ha illustrato l’esperienza della fondazione con la storia più lunga (attiva dal 1 gennaio del 2007), con l’unico sito Unesco, Su Nuraxi, presente in Sardegna. È stata sottolineata l’importanza di dialogo tra le associazioni, creando collegamenti con territori e amministrazioni di aree della Sardegna che non hanno il mare eppure sono visitate ogni anno da migliaia di turisti, molti dei quali provengono dall’estero.
È la dimostrazione, ha sottolineato Anthony Muroni, presidente della Fondazione Mont’e Prama, che quando si lavora bene, esattamente come stanno facendo in questo momento le fondazioni, è possibile costruire un modello di turismo non legato alle sole coste, soprattutto in aree della Sardegna, come ad esempio il territorio del Sinis, non favorite dal sistema dei trasporti. La percentuale dei turisti balneari che decide di visitare il Museo dei Giganti – e gli altri siti archeologici – ad ogni modo è ancora bassa. Per questo motivo, la Fondazione Mont’e Prama nei prossimi anni lavorerà per aumentare questa percentuale.
Secondo Muroni, poi, le fondazioni devono avere il ruolo di “facilitatori” nella comunicazione tra tutti gli enti che, non senza difficoltà, lavorano per tutelare e valorizzare i beni culturali dell’isola. Rimangono ancora problemi legati alla burocrazia, soprattutto per una Fondazione, come quella di Mont’e Prama, che è partecipata da altri soggetti, come il Ministero della Cultura, ma l’esperienza del primo anno dimostra che se gli obiettivi sono chiari, i risultati si raggiungono e anche velocemente. Grazie all’accordo con il Centro Regionale di Programmazione, e le risorse a disposizione, la Fondazione Mont’e Prama si occuperà direttamente dell’infrastrutturazione dei più importanti siti del parco del Sinis, tagliando i tempi di realizzazione di progetti che cambieranno il volto della terra dei Giganti.
Per Emilia Franca Pinna (Fondazione Pula Cultura Diffusa), l’ultima arrivata tra le fondazioni sarde, il sistema della rete è la carta vincente: “Bisogna camminare tutti assieme, il mio sogno è quello di presentarci sempre con una voce unica per essere più forti di fronte alle prossime sfide, sia nazionali che internazionali”. Un auspicio raccolto da tutti i protagonisti di un confronto che ha raccontato anche le esperienze dei vari territori.
Andrea Delogu (Fondazione Alghero) ha evidenziato come il modello delle fondazioni dia più agilità e sveltezza rispetto a un ente locale e ha parlato di un’esperienza assolutamente positiva perché consente un confronto con le istituzioni diretto e più efficace.
Antonello Figus (Fondazione Isola del Romanico), infine, ha portato l’esperienza di una realtà che mette insieme quasi 90 comuni dell’isola e che oggi porta all’attenzione nazionale un patrimonio, quello del romanico in Sardegna, poco conosciuto a livello nazionale eppure capace di suscitare stupore e ammirazione per il grado di conservazione di un patrimonio che da quasi un millennio viene protetto dalle comunità locali.
IL PROGRAMMA DI DOMENICA 16 OTTOBRE 2022
ore 9,30: Le nuove frontiere della comunicazione archeologica. Modelli, stili e narrazione.
Patricia Olivo, Segretaria Regionale del MiC
Piero Pruneti, Direttore di Archeologia Viva e TourismA
Andreas Steiner, Direttore di Archeo
Maurizio Cecconi, Villaggio Globale International
Christian Greco, Direttore del Museo Egizio di Torino
Conduce e coordina Anthony Muroni
ore 10,45: Il modello Paestum. Le sinergie istituzionali per la valorizzazione dei beni archeologici
Francesco Alfieri, Sindaco del Comune di Capaccio Paestum
Tiziana D’Angelo, Direttrice del Parco Archeologico di Paestum
Ugo Picarelli, Fondatore e Direttore della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di PaestumPresenta e coordina Simona Scioni
ore 12: Il restauro di Mont’e Prama. Storia e prospettive
Patricia Olivo, Segretaria Regionale del MiC
Monica Stochino, Soprintendente archelogia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
Bruno Billeci, Soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Sassari e Nuoro
Gianfranca Salis, Coordinatrice Area funzionale patrimonio archeologico della Soprintendenza archelogia, belle arti e paesaggio – Cagliari
Roberto Nardi, Direttore Centro di Conservazione Archeologica di Roma
Gian Mario Porcheddu, Centro di Conservazione Archeologica di Roma
Interviene e coordina Nadia Canu
ore 15: La gestione dei Beni Culturali in Sardegna. Esperienze e proposte di sviluppo
Paola Zinzula, Direttrice del Servizio Patrimonio Culturale RAS
Silvia Oppo, Direttrice del Museo Diocesano Arborense
I rappresentanti delle società di gestione dei siti e dei musei civici archeologici della Sardegna
Conduce e coordina Valentina Atzeni
ore 16: Dall’ipertesto al metaverso: come il digitale sta cambiando la comunicazione culturale
Simona Battistella, CEO e AD di Cultur-e
Marco Vigelini, CEO Maker-Camp
Interviene e coordina Roberto Vardisio, CEO EntropyKN
ore 17: L’interdisciplinarietà. Scienze e tecnologie al servizio dell’archeologia
Luigi Sanciu, Direttore del Geo Museo Monte Arci di Masullas e del GeoParc di Genoni
Gaetano Ranieri, Geofisico, già Università di Cagliari
Nicola Castangia, Presidente Archeofoto Sardegna
Giacomo Cao, Amministratore Unico CRS4
Presenta e coordina Giorgio Murru
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