Autunno in Barbagia 2024 a Tiana
Autunno in Barbagia 2024 a Tiana
Cortes apertas 16 e 17 novembre
Tiana, a 600 m. (s.l.m.), immersa in una ampia vallata a “y” coperta di lecci e quercie secolari solcata da corsi d’acqua. Visitatori del “gran tour” dell’800 la definirono come luogo di delizie, un paradiso terrestre, il giardino islamico del corano.
Venite a visitarci: Sorgenti incontaminate; profumi inebrianti, vivande invitanti e vini superbi; bella e comoda, la strada statale 128 la percorre tutta; altrettanto belle le diramazioni con panorama sulle colorite falde dei nostri tetti e camignoli fumanti.
Amate l’archeologia? Facilmente raggiungibili i “Forredos de Mancosu”, le notissime domus de janas scavate nella roccia.
Preferite l’archeologia industriale? Ecco l’unica gualchiera, originale, ancora funzionante in Europa! Il bel mulino, vero, incluso. Ne ammirerete, con le guide sul posto, i meccanismi, ne udrete i ritmici battiti, ne valuterete potenza ed efficienza a un tempo e i loro… motori idraulici… perenni e funzionanti… gratuitamente!
Da vedere a Tiana:
- Il paesaggio è caratterizzato da un importante numero di fiumi e torrenti, che, fino al ‘900, hanno rappresentato una importante risorsa economica grazie al gran numero di mulini e gualchiere.
- Il Museo di archeologia industriale “Le vie dell’acqua” racconta la storia della Gualchiera Bellu, l’ultima delle 18 attive a Tiana nell’800, con cui si praticava il trattamento dell’orbace. Questo tipico tessuto con cui si realizzavano i capi dell’abbigliamento tradizionale era reso resistente e impermeabile attraverso un processo di follatura della lana che si eseguiva nella gualchiera: la stoffa veniva bagnata con acqua calda e battuta per mezzo dei grossi magli mossi dalla ruota azionata dalla corrente del rio Torrei.
- I festeggiamenti del carnevale, qui chiamato Coli Coli, si tengono il Mercoledì delle Ceneri: gli Intintos, maschere con il viso nero di carbone, imbrattano la faccia di chiunque incontrino nel loro cammino mentre trasportano un fantoccio che a fine giornata viene dato alle fiamme.
- Percorrendo le strette stradine del rione storico si possono ammirare le antiche case in pietra a più piani con i tipici corzos: si tratta di stanze a ponte sopra le vie che collegano abitazioni da un lato all’altro di cui oggi rimangono solo alcuni esemplari.
- Merita una visita la suggestiva necropoli di Mancosu risalente al Neolitico a circa 2,5 km dal paese. Le 7 sepolture scavate nel granito, note come domus de Janas, nel circondario sono anche denominate “forreddos de janas” per la forma dell’apertura che ricorda quella dei forni in cui si cuoceva il pane.
- Assaggiate le deliziose fruttine di pasta di mandorle, squisiti dolcetti tradizionali.
Vi aspettiamo sabato 16 e domenica 17 novembre a Tiana!
Redazione SardegnaEventi24
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