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A Giardini Aperti 2023 debutto nazionale di “Storie di Naturale Follia”
L’OFFICINA DEL FESTIVAL PAZZA IDEA 2022 LAVORA PER IL FUTURO

Tra gli ospiti numerosi scrittori, tra cui il premio Strega Mario Desaiati, Marco Missiroli, Alessandro Piperno, Gabriele Romagnoli, Gaia Rayneri, Silvia Ballestra. Presenti anche il cantautore romano Mannarino e il regista Daniele Vicari.
L’ultima Venere del manifesto, quella che attesta il nuovo traguardo del festival Pazza Idea, libera creativamente i capelli al vento. È il pensiero rivolto alla rivendicazioni dei diritti delle donne in Iran, che non può che essere una battaglia di tutte e di tutti gli esseri che vogliono essere chiamati umani.
Resta l’umano, con le sue relazioni, il cardine della manifestazione che si terrà da venerdì 25 a domenica 27 novembre 2022 a Cagliari, negli spazi del Centro d’arte e Cultura Il Ghetto. Dietro al titolo “Officina Futuro” un carosello fitto di incontri, dibattiti, mostre, lectio magistralis, reading, performance e workshop gratuiti (iscrizioni entro il 23 novembre alla mail workshop.pazzaidea@gmail.com) che guardano al domani dell’umanità.
«Le tematiche sono sempre quelle care a Pazza Idea: cultura digitale, arte, gender balance, poi il lavoro e i temi legati al futuro», racconta a SE24 Mattea Lissia, direttrice artistica del festival giunto all’undicesima edizione, a ingresso libero, organizzato da Luna Scarlatta.
«La priorità? L’importanza di ripensare alle relazioni umane. Questo è quello che credo di voler insegnare anche ai miei figli», sottolinea. E aggiunge: «Abbiamo bisogno di cura delle relazioni familiari e sociali che sono state rotte in una frattura post pandemia».
Nella volontà degli organizzatori c’è il desiderio di immaginare il paesaggio futuro grazie a condivisione e confronto, puntando alla convivenza delle diversità. Lo spiega: «Stiamo cercando il modo di attrezzarci per il futuro, per noi che abbiamo bisogno di risistemarci dopo gli scossoni dati dalla questione climatica, dalla guerra, dalla pandemia e con un futuro da preparare. Un futuro per quelli che verranno dopo».
Numerosi gli ospiti del festival. «Avremo grande letteratura con Alessandro Piperno, che non è mai stato a Cagliari. Poi Marco Missiroli, il premio Strega Mario Desiati. Ci saranno Daniela Brogi, che parlerà dello spazio delle donne, Aboubakar Soumahoro sindacalista e oggi parlamentare. Ed è prevista una conferenza spettacolo di Mannarino, cantuautore molto impegnato nelle tematiche del clima e dell’antimachismo».
Per tutto il festival si potrà partecipare alla performance poetica in realtà virtuale “Tracks”, un progetto di Vincenzo Vecchione ed Egidia Bruno. Inoltre sono visitabili due mostre. La prima, con le illustrazioni di Fabio Magnasciutti, è intitolata “Pensiero Stupendo #22“, accolta sempre in via Santa Croce ma al civico 35, nello Spazio ex-I.S.O.L.A.
L’altra, “Un filo nel vento”, è curata da Chiara Manca e Roberta Vanali ed è tratta dal libro (Poliedro, 2022) della scrittrice Roberta Sale. La mostra racconta venti storie di donne, protagoniste della mitologia, della letteratura e dell’arte. A firmare le illustrazioni Lilliana Comes, Nicoletta Calvo, Berenice La Ruche, Giorgia Atzeni, Pia Valentinis, Maria Francesca Melis, Kiki Skipi, Alessandra Murgia, Sara Bachmann, Valentina Fadda, Annalisa Salis, Claudia Piras, Daniela Demurtas, Daniela Spoto, Daniela Cella, Viola Vistosu Villani, Silvia Maxia, Alessandra Pulixi, Barbara Pala, Sebastiana Mesina e Simone Loi.
Molte, moltissime occasioni di confronto e Mattea Lissia non ha dubbi: «Saranno tre giorni densissimi: ci sarà veramente da riflettere».
Manuela Vacca
IL PROGRAMMA DI VENERDÌ 25 NOVEMBRE
h.10 – 12, Sala della Cannoniera: workshop a cura del direttore della Fondazione Cesare Pavese, e Ceo di Betwyli Pierluigi Vaccaneo per 100 partecipanti dai 10 anni in su
“Un paese ci vuole? – Social reading con La luna e i falò di Cesare Pavese: quando letteratura e innovazione si incontrano“. Il workshop verterà sulla sperimentazione, in analogico e digitale, del social reading, la pratica di lettura condivisa riconosciuta dall’UE come una delle esperienze più interessanti di promozione della lettura a livello europeo. Con i classici della letteratura italiana.
h.10:30 – 12:30, Sala delle Mura: workshop a cura di Jolanda Di Virgilio (Redattrice de ilLibraio.it) per 30 persone del mondo della comunicazione e dell’editoria
“Rivoluzione BookTok: come TikTok sta cambiando la comunicazione online“. Su questo social i booktoker sono le vere rockstar del momento, in grado di incidere sulle vendite e di parlare a un pubblico sempre più vasto di lettori. Ma come riescono a coinvolgere così tante persone? E come hanno fatto a rivoluzionare il mercato?
h.11:00 – 13, Sala della Corona: workshop a cura di Lavinia Bianchi per 30 partecipanti
“Genere, razza e classe: una proposta pedagogica impegnata per educare all’antirazzismo e alla giustizia sociale“. Nell’attuale temperie storico-sociale assistiamo a un nuovo significativo manifestarsi di movimenti di liberazione e tutela dei diritti delle donne, delle minoranze e delle marginalità, in cui l’educazione coincide con una pratica di libertà.
h.12, Sala della Cannoniera: incontro con Luigi Dal Cin, in conversazione con Pierluigi Vaccaneo
“Negli occhi di Luna, i falò – sulle tracce di Cesare Pavese“
h.17 – Sala della Cannoniera: reading di Viola Lo Moro, live painting di Sonno ( (la fumettista Michela Rossi), musiche di Mumucs (la cantante Marta Loddo)
“Indovinare il futuro“. La poesia è cannocchiale, prisma, terzo occhio rivolto al non immediatamente visibile; emerge a sorpresa sul muro di una città o fra le pagine di un libro, in un istante del quotidiano o in una visione del possibile. La raccolta poetica di Lo Moro si inserisce nell’esplorazione che quest’anno, forse temerariamente, pratichiamo con fiduciosa ostinazione: il futuro è quasi qui.
A seguire: inaugurazione della mostra d’arte a cura di Chiara Manca e Roberta Vanali “Un filo nel vento”, alla presenza delle illustratrici del libro “Un filo nel vento” e incontro con Roberta Sale, autrice del libro “Un filo nel vento”, reading a cura di Michela Atzeni, musiche di Mumucs
Un progetto editoriale sperimentale che interseca più linguaggi espressivi. Venti storie attraverso le quali l’autrice rivisita le vicende di alcune figure del mito e della letteratura occidentale, per arrivare a una donna dei nostri tempi.
h.18, Sala delle Mura: incontro con la scrittrice Silvia Ballestra, intervistata da Maddalena Brunetti
“La Sibilla“. Joyce Lussu è stata una figura gigantesca del Novecento, per la sua personalità brillante e sfaccettata: dalla nota e importante attività nella Resistenza all’attività di traduzione dei poeti stranieri – come Nazim Hikmet, Agostinho Neto, i guerriglieri di Amílcar Cabral – per far conoscere le lotte di liberazione degli altri paesi, in particolare dell’Africa e del Kurdistan.
h.19, Sala delle Mura: incontro con Daniela Brogi, conduce Simona Campus
“Da qualche parte arriveremo. Lo spazio delle donne nella creatività, nella Storia, nella contemporaneità“. Per tanto tempo le donne sono state abituate a sentirsi incapaci e senza talento. La memoria delle loro opere non ha contato. Per illuminare uno spazio così fuori campo non basta aggiungere nomi, né la soluzione è cancellare il passato. Piuttosto, servono altre parole e nuove inquadrature, un cambio di prospettiva che da particolare diventa generale.
h.20, Sala della Cannoniera: panel con Vera Gheno, Ester Cois, Claudia Torrisi
“Dalla “stanza tutta per sé” alla Polis. Il punto sul presente e il futuro della rappresentanza femminile“. Dove stanno andando le donne? Nella politica, nella società, nella cultura e nelle relazioni, quali sono oggi i percorsi riconosciuti e quelli ancora da esplorare? Confrontiamoci sullo stato dell’arte – la rappresentanza nelle Istituzioni, nei luoghi di potere, nella politica e nel lavoro e tutto ciò che definisce una società moderna – e sui futuri possibili.
h.21, Sala della Cannoniera: proiezione documentario della regista Kim Longinotto (Irlanda, 2019, 97 minuti)
“Shooting the mafia“. Un documentario che è anche un un ritratto intimo e personale di Letizia Battaglia realizzato da Kim Longinotto, una delle più acclamate registe contemporanee.
PROGRAMMA DI SABATO 26 NOVEMBRE
h 10 – 12, Sala della Cannoniera: workshop a cura di Vera Gheno per 70 partecipanti aperto a tutte, tutti e tuttə
“Ingegnere, ingegnera, ingegnerə: cos’è il linguaggio attento al genere e come funziona“. Il workshop intende approfondire la storia del linguaggio di genere, del suo funzionamento ma, soprattutto, dell’importanza che il linguaggio riveste nella prospettiva di una società con meno discriminazioni.
h 10:30- 12.30, Sala della Corona: workshop a cura di Ilaria Gaspari per 25 partecipanti
“Un orto di pensieri: coltivare parole per il futuro“. Coltura e cultura, si sa, vengono dalla stessa radice. E allora perché non provare a trattare i pensieri e le parole con la stessa cura che possiamo riservare a una piantina? In questo workshop sceglieremo, come sementi, delle parole da far germogliare.
h 11 – 13, Sala delle Mura: workshop a cura di Mafe De Baggis, “disturbata” spesso da Filippo Pretolani
“Riprendiamoci il tempo“. Nessuno di noi sembra avere tempo, eppure il tempo c’è, anche se si nasconde benissimo. Non serve aspettare il fine settimana, le vacanze o la pensione: ogni giorno possiamo usare in modo diverso il tempo che abbiamo, partendo dallo spazio che abbiamo a disposizione.
h.12, Sala della Cannoniera: lectio Magistralis con Silvia Kuna Ballero
“Travolti da un atomico destino”. L’energia atomica è da sempre oggetto di mitologie, false credenze, mistificazioni. Di fronte a nuove, stringenti problematiche come la crisi climatica ed energetica o all’emergere di minacciosi conflitti, conosciamo l’impatto della normale operatività di una centrale sulla salute dei lavoratori e della popolazione che vive in prossimità?
h.16, Sala della Cannoniera: incontro con Marco Missiroli, in conversazione con Raffaella De Santis
“Avere tutto“. È il titolo del libro dell’autore su padri e figli, conti non ancora chiusi, passioni e ossessioni mai dimenticate e Rimini sullo sfondo.
h.17, Sala delle Mura: incontro con Daniele Vicari, in conversazione con Renato Chiocca
“L’immortale“. Dal suo libro (Einaudi 2022), dopo la pandemia e il lockdown com’è cambiato il nostro rapporto con le storie e gli schermi? Daniele Vicari, regista “classico” (“Diaz”, “Il passato è una terra straniera”, “L’Alligatore”) e di grande contemporaneità (suo il lungometraggio del 2020 “Il giorno e la notte”, girato interamente in modalità “smart filming”, a distanza con attori e maestranze), riflette e ci fa riflettere sull’evoluzione, l’adattabilità e la resistenza di un’arte che può ingannare perfino la morte.
h.18, Sala delle Mura: incontro con Yari Selvetella, in conversazione con Raffaella De Santis
“Una vita non basta“, Amare non è sufficiente, bisogna sapere come si fa. Talvolta una vita non basta a impararlo per bene. Claudio Prizio, il protagonista del nuovo romanzo di Selvetella pubblicato con Mondadori (2022), è a un bivio esistenziale e sentimentale: incontrare persone che gli somigliano sembra aumentare l’incertezza.
h.19, Sala della Cannoniera: incontro con Alessandro Piperno, intervistato da Ilaria Gaspari
“Proust per sempre“. Dall’omonimo libro (Mondadori 2022). Una fascinazione senza tempo, che uno degli scrittori più noti e studiati di sempre – Marcel Proust – esercita ancora oggi, influenzando la scrittura e lo stile dei contemporanei. Nell’anno del centenario della morte del grande autore francese
h.20, Sala della Cannoniera: incontro con Annalisa Camilli, in conversazione con Vito Biolchini
“Cronache dall’Ucraina: la voce degli altri“. Dal libro “Un giorno senza fine. Storie dall’Ucraina in guerra” (Ponte alle Grazie, 2022). Mentre la presunta «guerra lampo» si trasforma – con le parole di un civile ucraino – in «un unico giorno senza fine», da Kiev Annalisa Camilli raccoglie le storie di chi ha perso i familiari nei bombardamenti, di chi non è riuscito a scappare, di chi è tornato per combattere e vuole arruolarsi, di chi ha scelto di vivere nel sottosuolo delle città ridotte in macerie o è stato costretto a fuggire.
h.21, Sala della Cannoniera: incontro con il cantautore romano Mannarino. Conduce Renato Chiocca
“Mannarino“. Un incontro in musica con il vincitore, tra gli altri del Premio Amnesty International, del Premio Gabriella Ferri e primo italiano ad essere invitato ad esibirsi al Musée d’Orsay di Parigi – considerato uno dei migliori artisti italiani contemporanei, erede della grande tradizione di cantautori come Paolo Conte e Fabrizio De André.
PROGRAMMA DI DOMENICA 27 NOVEMBRE
h. 11, Sala della Cannoniera: incontro con il sociologo, sindacalista e neo deputato Aboubakar Soumahoro, intervistato da Alberto Urgu
“Il diritto alla felicità“. Un momento di confronto sul nostro presente e sul futuro, con un’attenzione particolare ai temi che più ci stanno a cuore: il lavoro, la multiculturalità, il sogno di un altro mondo possibile.
h.12, Sala della Cannoniera: mattinata di poesia con letture e musica con testi inediti di Yari Selvetella
“L’Abicì della Pace“. Se è vero che i poeti, nella storia, hanno talvolta assecondato le più insensate avventure belliche, è pur vero che nella parola poetica ritroviamo anche il coraggio delle lotte civili, la denuncia dei reali moventi della guerra, il rimorso del male compiuto, la desolazione del lutto, l’esortazione alla collaborazione tra individui e nazioni.
Poesie di Aragon, Eluard, Lee Masters, Majakovskij, Ungaretti, Brecht, Quasimodo, P. Levi, J. Lussu, Luzi, Gatto, Ginzburg, Montale, Pavese, Petroni, Mistral, Hikmet, Hughes, Neruda, Ritsos, Sanguineti, Szymborska, Damiani, Anedda e altri
Letture di Francesco Civile, Valentino Mannias, Noemi Medas e musiche a cura di Luigi Frassetto
h.16, Sala della Cannoniera: Incontro-performance di e con il giornalista e filosofo Pietro Del Soldà
“La vita fuori di sé. Una filosofia dell’avventura“. Pietro Del Soldà racconta il suo ultimo omonimo libro (Marsilio, 2022): gli incontri, gli avvenimenti, l’attitudine alla scoperta e al non conosciuto, che però può svelarci molto di noi.
h.17, Sala delle Mura: incontro con Gaia Rayneri, in conversazione con Paola Saluzzi
“Raccontarsi per guarire“. Gaia Rayneri ha scritto “Un libro di guarigione” (HarperCollins, 2022). Scoprirsi fragili e poi fortissime, nella capacità di raccontare e raccontarsi per aiutare gli altri. Infrangere lo stigma della salute mentale e riportare alla luce il proprio nucleo profondo non è cosa facile, ma poiché siamo tutti fatti della stessa materia di cui sono fatte le storie, ecco che quella di Gaia Rayneri parla a ognuna e ognuno di noi.
h.18, Sala della Cannoniera: Performance di Mauro Covacich a cura di Massimo Navone
“Joyce“. Dopo la lezione monologo dedicata a Svevo, Mauro Covacich affronta un altro corpo a corpo con un gigante della letteratura triestina, James Joyce, la cui opera mondo, Ulisse, festeggia nel 2022 i cento anni della sua prima edizione integrale. Partendo da un approccio autobiografico, Covacich metterà in luce i tratti umani e artistici di quello che può essere considerato il primo scrittore performer.
h.19, Sala della Mura: incontro con Gabriele Romagnoli, in conversazione con Irene Soave
“Romanzo di un ghiacciaio“. Il suo romanzo Sogno bianco (Rizzoli 2022) porta nel cuore del nostro rapporto con l’ambiente che cambia. Una storia che racconta le generazioni – accomunate da un nome e da un panorama bianco – e il loro rapporto con la Natura, in questo caso la montagna maestosa e accogliente, severa e fragile allo stesso tempo.
h.20, Sala della Cannoniera: incontro con Mario Desiati, in conversazione con Irene Soave
“Così lontani, così vicini“. Il vincitore del Premio Strega conquista con il romanzo “Spatriati” (Einaudi, 2022) che parla a più generazioni, un ponte tra il passato e il presente, l’indagine profonda ma non cinica di cosa può riservare il futuro agli “spatriati” di ogni tempo.
h.21, Sala della Cannoniera: reading letterario e musicale a partire dal libro “Spatriati” di Mario Desiati con la regia di Renato Chiocca
“La terra straniera“. Un reading per incontrare e in qualche modo fare pace con la nostra parte esule, quella che almeno una volta si è sentita fuori tempo e ancora prova a cambiare il presente e il futuro.
Voce narrante di Lorenzo Lavia e musiche a cura di Luigi Frassetto.

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