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Vieni all’Opera al Teatro TSE: la rassegna dedicata al Melodramma

Viaggio sul filo delle note di Wolfgang Amadeus Mozart e Christoph Willibald Gluck per “Vieni all’Opera al Teatro TsE” 2022-2023, la rassegna dedicata al melodramma organizzata a Cagliari dal Teatro del Segno e dall’Orchestra da Camera “Johann Nepomuk Wendt” in collaborazione con la Parrocchia di Sant’Eusebio.
Al TsE di Is Mirrionis in via Quintino Sella, nell’ambito del progetto pluriennale Teatro Senza Quartiere / per un quartiere senza teatro 2017-2026, va in scena una stagione lirica “su misura” per riscoprire il fascino di immortali capolavori, attraverso una selezione di celebri arie e duetti, accanto a pagine strumentali e corali, eseguite in forma di concerto sotto la guida del maestro concertatore e direttore don Raimondo Mameli.
Sul palco i giovani musicisti dell’Orchestra da Camera “Johann Nepomuk Wendt” insieme a giovani e già affermati cantanti lirici per un raffinato trittico sonoro che comprende “Il Flauto Magico” e “Don Giovanni” di Wolfgang Amadeus Mozart e “Orfeo ed Euridice” di Christoph Willibald Gluck.
IL PROGRAMMMA. Ad aprire l’invito all’opera, domenica 20 novembre 2022, alle 19.30, è “Il Flauto Magico”, delizioso Singspiel mozartiano, su libretto di Emanuel Schikaneder, con il contributo di Karl Ludwig Giesecke: u’incantevole e poetica favola in musica densa di significati esoterici e simbolismi, ambientata in un immaginario Antico Egitto, che evoca il passaggio della tenebre alla luce.
Sotto i riflettori Roberto Onnis (Sarastro), Carlo Cocco (Tamino), Carla Loi (La Regina della Notte), Alice Madeddu (Pamina – Papagena) e Manuel Cossu (Papageno), con l’Orchestra da Camera “Johann Nepomuk Wendt” diretta da don Raimondo Mameli: il giovane Tamino, su incarico della Regina della Notte, parte alla ricerca della bella Pamina, prigioniera del mago Sarastro e ad accompagnarlo nelle sue avventure è un buffo personaggio l’uccellatore Papageno.
Il protagonista riuscirà nella difficile impresa, dopo ardue prove e riti di iniziazione, ma intanto si svela ai suoi occhi, in un percorso di conoscenza l’ambigua natura dei vari personaggi e l’eterno conflitto tra il bene e il male. Tra arie vertiginose e passaggi virtuosistici, si snoda una vicenda in cui l’amore tra due giovani, ma anche quello di Papageno per la sua Papagena, si intreccia a temi allegorici, per trionfare infine nell’atteso lieto fine.
Dramma giocoso di innumerevoli conquiste alle 19,30 di domenica 18 dicembre. Il mito dell’intemerato seduttore rivive nel “Don Giovanni” dal genio di Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte. Uno spregiudicato libertino, bugiardo e incantatore, un uomo dallo spirito inquieto, incapace di sottrarsi alla forza ammaliatrice della bellezza e della grazia muliebre ma pronto a infrangere promesse e giuramenti.
Un eroe in negativo, interpretato da Giuseppe Matteo Serreli, accanto a Federica Cubeddu (Donna Elvira), Maria Grazia Piccardi (Donna Anna) e Giansilvio Pinna (Don Ottavio), Andrea Medda (Il Commendatore – Masetto), Manuel Cossu (Leporello) e Chiara Loi (Zerlina) per una preziosa antologia di pagine di uno dei più conosciuti e capolavori del compositore austriaco.
La potenza salvifica dell’amore che vince perfino la morte in “Orfeo ed Euridice” di Christoph Willibald Gluck con Manuel Cossu (Orfeo), Federica Cubeddu (Euridice) e Alice Madeddu (Amore).
La tragédie opéra su libretto di Ranieri de’ Calzabigi va in scena domenica 29 gennaio 2023, sempre alle 19,30 e si ispira al leggendario aedo capace di incantare gli animi e ammansire le fiere con la sua arte. Il viaggio nell’Ade per riportare tra i vivi la sposa, la ninfa Euridice, uccisa dal morso di un serpente, si conclude felicemente nella versione del compositore tedesco, grazie all’intervento di Amore, quale deus ex machina, che commosso dal dolore di Orfeo, disperato per aver di nuovo perduto l’amata non avendo saputo resistere alla tentazione di guardarla, concede alla coppia di riunirsi in letizia e armonia.

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