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Le dimore storiche sarde che apriranno per l'iniziativa
© Ufficio stampa ADSI
Sono palazzi, ville, castelli, casali, masserie ma anche interi borghi o musei e galleria, abbazie e cappelle, parchi e giardini e persino hotel di charme. Il Belpaese ha un patrimonio di bellezza anche nelle sue dimore storiche. Un’occasione per visitarle gratuitamente si presenta domenica 22 maggio, per la dodicesima edizione della Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI), quando ne apriranno oltre 300 in tutta Italia.
“È una giornata importante perché le dimore storiche sono il museo diffuso più grande del Paese”, spiega a SE24 Marzia Cilloccu, segretaria della Delegazione Sardegna di ADSI, l’associazione fondata nel 1977 che riunisce i proprietari di dimore storiche sull’intero territorio nazionale. A rivestire la carica di presidente della delegazione sarda, che conta tredici dimore storiche iscritte è Michele Carboni. “Domenica ne aprono tre, tutte a Cagliari: la Fattoria Sa Illetta, Villa Carboni e Villa Vivaldi Pasqua”, prosegue illustrando l’iniziativa (il video completo è in coda all’articolo).
LE DIMORE VISITABILI PER LA GIORNATA. Nell’area che un tempo fu l’isolotto di Sa Illetta si trovano la chiesa di San Simone e l’annessa fattoria, il cui primo impianto della metà del XVI secolo venne poi ampliato con l’aggiunta di un secondo piano. Le visite sono in programma dalle 10 alle 12 e dalle 15,30 alle 17,30. Stessi orari anche per Villa Carboni, un convento seicentesco edificato sui resti di una domus romana e trasformato nel 1800 in residenza di campagna della nobile famiglia Carboni, che ancora la abita. Ancora Villa Vivaldi Pasqua, l’unica rimasta tra le ville suburbane del capoluogo alla fine del settecento tra le vigne e gli orti posti nel quartiere di Villanova. Ne fu proprietario Pietro Vivaldi, marchese di Trivigno e Pasqua. I Vivaldi giunsero in Sardegna alla fine del Seicento per gestire le tonnare sarde date in concessione dal re spagnolo e poi sabaudo. La dimora sarà visitabile solo la mattina dalle 9 alle 13. Le visite durano un’ora ed è necessaria la prenotazione sul portale dell’associazione.
LA GIORNATA. L’iniziativa vuole sensibilizzare la società civile e le istituzioni sul ruolo giocato da questi luoghi nel tessuto socio-economico del Paese. Il 54 per cento degli immobili si trova in piccoli comuni con una popolazione inferiore a 20mila abitanti e, nel 29 per cento dei casi, addirittura sotto i 5mila residenti. Il loro indotto si riverbera in maniera positiva su vari filiere a cui aggiungere le figure legate a un sapere – artigiani, restauratori, maestri vetrai – ormai difficoltoso da reperire.
ANCHE UN CONCORSO. La Giornata Nazionale ADSI, realizzata in collaborazione con l’Associazione Nazionale Case della Memoria e Federmatrimoni ed Eventi Privati (Federmep), ha ricevuto il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, del Ministero della Cultura, del Ministero del Turismo e di Enit, l’agenzia Nazionale del Turismo. E quest’anno torna il concorso fotografico in collaborazione con Photolux, rivolto agli utenti di Instagram per chi vuole scattare una cartolina.
Manuela Vacca
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