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ECHI LONTANI, LA MUSICA ANTICA RISUONA AL CENTRO CITTÀ
Presentata l’edizione 2022 della manifestazione ideata da Ferruccio Garau

DIDASCALIA IMMAGINE: Sfera ensemble, tra gli artisti attesi nel 2022
«Da sempre ci spinge la passione, l’entusiasmo e nel festival mettiamo sempre tanta cura, auguro a tutti di poter venire ai nostri concerti». Giuliana Abis, presidente dell’associazione Echi lontani, che organizza l’omonima manifestazione di musica antica suonata con strumenti d’epoca in suggestive cornici a Cagliari, è lieta di annunciare alla stampa che l’edizione numero 28 torna a svolgersi in primavera con un respiro internazionale. Un ritorno alle origini per il festival ideato nel 1995 da Ferruccio Garau.
Dopo i limiti vissuti per l’emergenza pandemica (la stessa Giuliana Abis ne aveva parlato con SE24) si tira un sospiro di sollievo e il festival torna a distribuirsi in più luoghi cittadini: Palazzo Siotto, Palazzo Regio, la chiesa di stile gotico-catalana di Santa Maria Del Monte e quella monumentale di Sant’Agostino. Sedici appuntamenti dal 20 marzo sino al 10 luglio – tutti alle 20,30 – che propongono al pubblico un patrimonio musicale che spazia dal Medioevo al periodo classico, includendo danze, costumi e gestualità d’epoca.
Il violinista Dario Luisi, nel ruolo di direttore artistico di Echi lontani, annuncia un arcobaleno di musica e ribadisce i principi attorno a cui tutto ruota, a partire dalla stretta interazione tra ricerca e prassi musicale, la cooperazione con le istituzioni locali, in primo luogo il conservatorio, e il legame con gli artisti sardi. Anche quelli lontani o che sono tornati nell’isola. «Con Echi lontani cerchiamo da anni di perseguire questa linea discostandoci anzichè adeguarci al mainstream dell’offerta. In comune con il precedente presidente Ferruccio Garau vogliamo privilegiare l’artista che vede in sé stesso i mezzi per realizzare i progetti che siano frutto di percorso di studio meticoloso, in grado di far rivivere le emozioni del passato». E sottolinea l’assenza di collegamento con le agenzie artisti: «Non peschiamo tra le offerte che ci vengono fatte ma siamo noi a trovarli con una nostra ricerca tra gli artisti che propongono qualcosa di nuovo», afferma.
All’incontro con i giornalisti presenti anche Aldo Accardo e Ignazia Chessa, rispettivamente presidente e consigliera di amministrazione del conservatorio “G. P. da Palestrina” e l’assessora comunale alla cultura Maria Dolores Picciau, che plaude all’iniziativa: «Credo che l’aver pensato di coinvolgere l’intero centro storico sia straordinario: attraverso la musica e questo progetto c‘è la possibilita di far vivere tutto il quartiere».
IL PROGRAMMA. È l’australiano Nicholas Parle che si esibirà al clavicembalo a aprire il cartellone domenica 20 marzo nel Palazzo Siotto. Il suo concerto si intitola “Bach the internationalist – il viaggio della musica”, un programma che conta Johann Sebastian Bach, Antonio Vivaldi e Alessandro Marcello. La serata è organizzata in collaborazione con Rema, la rete europea della musica antica, nata per favorire lo scambio di conoscenze, informazioni e collaborazioni tra istituzioni e festival nel campo della musica antica, di cui Echi lontani fa parte. La settimana dopo, sabato 26 marzo, la Chiesa di Santa Maria del Monte ospita la serata dedicata a Georg Philipp Telemann con la Compagnia Transalpina, formazione svizzera composta da musicisti in arrivo dall’Austria, dalla Germania e dalla Polonia che nasce per quest’occasione con il concerto “Eine gewisse Hitze und Lebhaftigkeit… con calore e vivacità”.
Stesso luogo il 2 aprile, per la prima volta al festival dello Sféra Ensemble, composto da quattro giovani flautiste originarie d’Austria, Germania, Taiwan e Repubblica Ceca. Vincitrici di alcuni importanti festival internazionali, sono impegnate in una ricerca sui codici monastici quattrocenteschi, in particolare su epitaffi e composizioni scritte in memoria di alcuni compositori dell’epoca. Invece il 9 aprile, tra le pareti del Palazzo Regio, si alzeranno le note del Rinascimento italiano con il liutista Massimo Lonardi e il concerto “Il Divino Francesco da Milano e il suo tempo – Musiche per liuto del Rinascimento italiano”. Il concerto “Ode alla vita libera” di Cristina Fanelli, accompagnata dal Paola Ventrella al liuto, è in calendario il 23 aprile a Palazzo Siotto, dove eseguirà i brani del musico modenese Bellerofonte Castaldi. Alberto Rasi (viola da gamba) e Lorenzo Bassotto (attore) sono i protagonisti sabato 7 maggio al Palazzo Regio di “Moi, Marais!”, racconto in parole e musica sul più grande violista di sempre, Marin Marais, vissuto in Francia nel periodo barocco.
In cartellone anche l’ensemble Aurora, uno degli insiemi pionieri in Italia della musica antica, grazie al lavoro di studio portato avanti soprattutto sul repertorio italiano del Seicento e del Settecento. Saranno nella chiesa di Santa Maria del Monte il 14 maggio con il concerto “Páthos & Ethos” – Intorno agli Affetti”. Stessa cornice il 21 maggio con l’ensemble L’Iride, guidato dal direttore artistico del festival Dario Luisi, per “L’Offerta musicale” di Bach. A Palazzo Siotto il 28 maggio il conerto “Non partir bell’idol mio” con Julia Kirchner (canto) e David Blunden (fortepiano) recupera l’appuntamento saltato nell’edizione 2020 per le ragioni pandemiche mettendo al centro brani di Beethoven e Haydn insieme ad esibizioni in costume e gestualità d’epoca.
Domenica 5 giugno nella Chiesa di Santa Maria del Monte, con “I Violini della Real Cappella – Musica alla corte di Napoli tra XVII e XVIII secolo”, tocca alla Compagnia dei Violini, ensemble che ha ricostituito l’omonimo insieme della corte Farnese nel 1603. Invece il 10 giugno un felice ritorno: Paola Erdas, clavicembalista sarda che negli anni ha costruito una brillante carriera a livello internazionale, affiancata dal gambista André Lislevand e dal liutista Jadran Duncumb. Nella chiesa di Santa Maria del Monte proporrà il concerto dell’omonima produzione discografica “Forqueray Unchained”. L’artista sarda si esibirà anche il 12 giugno nel Palazzo Siotto e presenterà l’album “Intavolatura de Cimbalo, Napoli 1576” – Valente, Cieco Napoletano”.
Atteso il 19 giugno a Palazzo Siotto il concerto di Carmen Leoni al fortepiano intitolato “Cento diavoli alla tastiera – lo Scherzo ingegnoso dell’Arte”. E il 26 giugno la chiesa Santa Maria del Monte ospita il progetto pluriennale dell’Ensemble vocale Ricercare, che ripropone integralmente i madrigali di Claudio Monterverdi. Quest’anno l’insieme con base a Cagliari, diretto da Riccardo Leone, proporrà “Canzonette e madrigali a tre voci dal Libro Primo e Secondo”. Il duo composto dal violinista Davide Medas, emergente artista di origini sarde, e dal clavicembalista Francesco Monica sale sul palco il 3 luglio a Palazzo Siotto per il concerto “Albori di Sonate – dal madrigale all’emancipazione dello stile”. Si chiude il 10 luglio nella chiesa di Sant’Agostino con il Gruppo Vocale Ecclesia e il concerto “Amor, fortuna”, una serata tra mottetti, chansons, madrigali e antifone di Adrian Willaert di cui quest’anno ricorrono i 460 anni dalla morte.
L’attenzione verso il pubblico più giovane è sempre stata una caratteristica del festival. Ecco l’ingresso gratuito per gli allievi del Conservatorio cittadino e la previsione di riduzioni di prezzo dei biglietti (prenotazioni: 347 4384788 o biglietteria@echilontani.org).
Manuela Vacca
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