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MONUMENTI APERTI 2022 AD ASSEMINI
Apre anche Villa asquer

DIDASCALIA IMMAGINE: Villa Asquer
La XXVI edizione di Monumenti Aperti, curata e coordinata dall’associazione Imago Mundi, prosegue, grazie alla volontà e l’impegno delle amministrazioni comunali e alla passione dei volontari e nell’ultimo fine settimana della manifestazione, sabato 4 e domenica 5 giugno, arriva ad Assemini che per questa sua quarta edizione apre sette monumenti.
I monumenti saranno visitabili gratuitamente sabato 4 giugno dalle 16 alle 20 e domenica 5 giugno dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. la Chiesa di San Pietro è visitabile sabato 4 giugno dalle ore 16 alle ore 18 e domenica 5 giugno dalle 11:30 alle 13 e dalle 16 alle 18. Sabato e domenica saranno aperti i monumenti anche ad Elmas, Gavoi, Neoneli, Ossi, Sardara, Uta e Villaputzu.
Con queste parole la sindaca Sabrina Licheri e l’assessora alla Cultura Rachele Garau danno il benvenuto ai visitatori: Assemini accoglie nuovamente Monumenti Aperti, il progetto che fa riscoprire la città e rafforzare il senso di appartenenza al proprio patrimonio culturale, promuovendo le proprie ricchezze e restituendole per due giorni alla collettività. Tutti i volontari svolgeranno la funzione di guida e accoglienza alla scoperta del monumento, ma soprattutto sensibilizzeranno i giovani sulle valenze sociali e civili dei monumenti e dei beni culturali. Condividiamo che l’obiettivo principe della manifestazione sia rafforzare la percezione collettiva della cultura come valore primario da conoscere e tutelare.
Il comune di Elmas torna nella rete di Monumenti aperti dopo la sua ultima partecipazione nel 2004 e apre ai visitatori 7 monumenti. Villa Asquer: l’edificio storico di Villa Asquer e il suo parco sono compresi in una vasta area verde di circa 23 ettari. Dal 1977 Villa Asquer è tutelata dal Vincolo Monumentale e dichiarata di interesse culturale grazie alle caratteristiche peculiari degli edifici che ne fanno l’unica azienda agricola fortificata della Sardegna. Fu la famiglia nobiliare degli Asquer nei primi anni dell’800 a portare la struttura agli attuali volumi. Da quando, alla fine degli anni settanta, la tenuta fu acquistata dalla società Diana 6 per volontà di Francesco Morelli, fondatore dello IED, il parco è stato oggetto di una profonda e continua valorizzazione che lo ha portato dallo stato di rudere circondato da una pineta e campi incolti nella curatissima oasi botanica che possiamo vedere oggi. Le visite guidate gratuite al Parco di Villa Asquer che richiedevano la prenotazione obbligatoria per questioni di organizzazione e sicurezza sono SOLD OUT.
Visitabili anche le Stalle del Conte Cecconi, un nobile originario del Friuli che visse e operò in Assemini nella prima metà del ‘900 e il Vecchio Municipio nel quale l’originaria organizzazione degli ambienti è stata sostituita da una serie di spazi espositivi, che dovrebbe accogliere il materiale archeologico rinvenuto nel territorio e gli oltre 200 reperti (fra ceramiche, arredi funerari e monili) provenienti dalla necropoli punico-romana di Cuccuru Boi Concas.
Infine quattro chiese: la Chiesa di S. Pietro in stile gotico – catalano che sorge nel centro storico vicino alla Chiesa di San Giovanni, risalente all’epoca greco-bizantina, che con la sua forma a croce greca inscritta è l’unica di questo tipo in tutta la Sardegna; la Chiesa di San Cristoforo, realizzata nel XVII sec., durante la dominazione spagnola in Sardegna, in alcuni documenti si riporta come già nel 1820 fosse utilizzata quale ‘bottega del chirurgo’, luogo dove gli asseminesi si recavano per le estrazioni dentarie e altri piccoli interventi medici; la Chiesetta del Carmine: il Carmine, in sardo Su Cramu, era una frazione del Comune di Assemini, abitata dai contadini e dai pescatori che lavoravano nello stagno di Santa Gilla e la Chiesetta costituiva storicamente l’approdo più a nord dello stagno.
Scopri l’intera manifestazione e il video:
IL (NOSTRO) BELLO? TORNA MONUMENTI APERTI
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