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VERMENTINO, TORNA IL CONCORSO INTERNAZIONALE E IL CONFRONTO CON IL MONDO

Che il Vermentino in Sardegna sia tassello fondamentale di patrimonio enologico è chiaro. Con 4800 ettari circa, è la regione italiana a maggiore coltivazione. Nei momenti con gli esperti, specialmente in quelli più recenti, il Vermentino (nelle varie espressioni) esce spesso vincitore dal confronto con il resto del mondo. Certo, occorre un puntuale impegno sulla qualità. Soprattutto è più che mai necessaria la sua promozione nelle diverse tipologie davanti a un mercato aggressivo e bisogna lavorare con intelligenza sull’enoturismo. Se ne parla a Cagliari in occasione del Concorso enologico internazionale sul Vermentino, in agenda venerdì 24 e sabato 25 giugno nella Sala Conferenze di Sa Manifattura.
L’edizione 2022, la seconda, è organizzato da APS Promo Eventi con il patrocinio della Regione Sardegna, del Comune di Cagliari, dell’agenzia Laore e di Coldiretti Sardegna. Saranno presenti referenze da tutta Italia, Corsica, Francia, America, Australia, Sud Africa e Malta. Arriveranno giurati da tutto il mondo per esaminare gli oltre 170 campioni iscritti alla competizione (+ 45 rispetto alla prima edizione del 2020). E di questi 30 saranno vini biologici certificati.
Mario Bonamici, presidente della APS Promo Eventi, è fermamente intenzionato a incrementare il prestigio del Concorso e renderlo sempre più partecipato. “Dietro questo evento a cadenza biennale c’è un lavoro immane”, dice nella presentazione alla stampa, spiegando l’articolazione dell’iniziativa in tre momenti distinti. Il venerdì le valutazioni organolettiche da parte degli esperti mentre sabato mattina il convegno “Vermentino, il vitigno del mediterraneo alla conquista del mondo” e, di sera, la chiusura con il Gran galà del Vermentino, con degustazione libera e proclamazione dei vincitori.
“Cagliari sarà al centro del palcoscenico enologico internazionale per due giorni”, le parole dell’assessore comunale al Turismo e alle Attività Produttive Alessandro Sorgia mentre, per la Regione, Ferdinando Secchi scatta una fotografia delle produzioni e il trend di vendita in crescita negli ultimi 15 anni. È legato anche al turismo. Sulle strade del vino le azioni degli assessorati competenti sono stati rallentati dal Covid. “Ora la Regione sta lavorando alacremente alle direttive dell’enourismo, un turismo accessibile 12 mesi l’anno”, precisa nell’incontro con la stampa in cui erano presenti anche Elio Mameli in rappresentaza dell’Assessora regionale all’Agricoltura Gabriella Murgia, Andrea Campurra nel ruolo di presidente della Fondazione Distretto Sardegna Bio (che oggi conta 200 soci), Piero Sarritzu, dirigente di Coldiretti, e Marcello Onorato, dirigente di Laore. Quest’ultimo annuncia sul convegno: ”Come agenzia ci occuperemo di digital agricolture. È un momento delle riflessione delle produzione locali e per crescere tutti assieme per il miglioramento del comparto”.
IL CONCORSO E I GIURATI. Internazionale, quindi, anche la giuria, presieduta da Pierpaolo Lorieri con trenta membri tra enologi e sommelier. Provengono da Francia (Lucien Angei, Aurelie Pougnard, Guillamme Seroit, Aurelie Patacchini, Michel Guagnini, Raphael Bianchetti), Italia (Aldo Buiani, Alfredo Figus, Giorgio Baccigalupi, Daniele Marchi, Umberto Trombelli, Luca Federici, Onofrio Graviano, Naomi Deaddis, Dario Cappelloni, Antonella Casu, Vasco Ciuti, Andrea Cherchi, Luigi Giuntelli e Stefano Tofanelli), Georgia (Mariam Khomasuridzet e Alex Motserelia), Usa (Katherine Chadwell e Matthew Horkey), Canada (Ashlee Howell), Cile (Cecilia Alarcon Salinas), Cuba (Jenny Viant Gomez), Olanda (Paul Balke e Dennis Doorakkers) e Grecia (Georgia Dimitriou). Arriverà a medaglia il 35 per cento dei partecipanti.
IL CONVEGNO. Sabato mattina, dalle 10 a Sa Manifattura, è in programma il convegno organizzato insieme a Laore. Dopo i saluti istituzionali, Pierpaolo Lorieri presenta il suo libro “Vermentino, vitigno dei cambiamenti climatici”, scritto in collaborazione con Mario Fregoni e Luigi Bavaresco. I lavori moderati da Valerio Vargiu vedono le relazioni di Francesca Fantola di Laore Sardegna (“L’informazione digitale per la conoscenza delle risorse vitivinicole in Sardegna”), di Massimiliano Pirino e Claudio Carboni di ESRI Italia (“I sentieri digitali dell’enologia nel mondo”), ancora il viticoltore Antonio Mancini (“Il vermentino in Sardegna: storia di un vino tra leggenda e storia”), Andrea Campurra, presidente della Fondazione Distretto Sardegna Bio (“Le opportunità del comparto biologico”), Susanna Alonso dell’Agenzia Sorsi di Web (“Il web digital marketing con focus sull’e-commerce del vino”). Previsti, a seguire, gli interventi dei produttori dal mondo: Jason Haas, Azienda “Tablas Creek” Paso Robles, California (USA), Con-Greg Grigoriou, Azienda “Delinquente Wine&Co” South Australia (Australia) e Michela Sfiligoi e Attilio Dalpiaz, Azienda “Nomoya” (Sud Africa).
IL GRAN GALÀ. Sabato sera si inizia dalle 18,30. Sono in programma le masterclass condotte dal più illustre sommelier e comunicatore del vino della Corsica, Raphaël Pierre-Bianchetti, quindi dal delegato nazionale di Onav Vasco Ciuti in coppia con il sommelier e wineblogger Matthew Horkey e, infine, dalla delegazione di Cagliari della Fis (Fondazione Italiana Sommelier) con il presidente Giulio Pani insieme ad Andrea Cherchi e Fabrizio Livretti. Quindi la premiazioni. Intanto si pensa al domani: “Ci chiedono di rendere l’evento itinerante per avere uno step ulteriore, speriamo che rimanga piu lungo possibile qua ma occorre avere idea internzionle dello stesso”, riferisce Mario Bonamici.
Manuela Vacca
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