(Nella foto un fotogramma dal film “L’arbitro” di Paolo Zucca, vincitore di una precedente edizione del concorso)
Sono cinque i progetti che saranno prodotti e distribuiti dopo che saranno realizzati nei prossimi mesi e proiettati, in prima assoluta, entro il prossimo anno in occasione della nona edizione del concorso AViSa (Antropologia Visuale in Sardegna), bandito dall’Isre, l’Istituto Superiore Regionale Etnografico: “Giù cun Giuabi” di Michela Anedda, “L’occhio di San Salvatore” di Roberta D’Aprile, “Fortza Paris” di Andrea Deidda, “Ring” di Simone Paderi e “Il mondo salvato dalle ragazzine” di Maria Luisa Usai.
I nomi sono stati proclamati dalla commissione giudicatrice composta, per l’Isre, da Marcello Mele, direttore generale, Marco Mulas, direttore Tecnico- Scientifico, Ignazio Figus, responsabile Settore produzione Audiovisuale, poi da Lucia Cardone, docente di Storia e Critica del Cinema – Università degli Studi di Sassari e Felice Tiragallo, docente di Antropologia Culturale – Università degli Studi di Cagliari.
Il concorso viene organizzato dal 2004 al fine di promuovere l’antropologia visuale quale primario strumento di analisi e documentazione della vita sociale dell’isola, mettendo a disposizione le risorse finanziarie per realizzare uno o più film corti o documentari. Attraverso AViSa sono stati prodotti film di grande successo come, ad esempio, “L’Arbitro” di Paolo Zucca, vincitore del David di Donatello e del Premio Speciale della Giuria a Clermont-Ferrand, il più importante festival del cortometraggio in Europa.
(Red.)

Redazione SardegnaEventi24.it
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