Da Lunedì 18 gennaio, con l’entrata in vigore del nuovo Dpcm, i musei delle regioni in “zona gialla” e, quindi, anche quelli della Sardegna, hanno finalmente riaperto al pubblico, fatta eccezione per i weekend.
I musei di tutta l’isola hanno organizzato la loro riapertura pensando alla sicurezza dei visitatori, per garantire un’esperienza da poter vivere in tutta tranquillità: gli ingressi sono contingentati per non creare assembramenti, vige l’obbligo di indossare la mascherina in tutti gli ambienti, le visite sono preferibilmente su prenotazione, i percorsi segnati e l’igienizzante sempre a portata di mano.
Nonostante le iniziali incertezze e il poco preavviso, tutti i sardi hanno accolto più che positivamente la possibilità di tornare a fruire della nostra cultura, e le visite e prenotazioni non hanno tardato ad arrivare sin dal primo giorno di riapertura dei musei.
Molte mostre ed esposizioni temporanee sono state prorogate per recuperare i mesi di chiusura nei quali non è stato possibile visitarle e, invece, data la possibilità di riapertura solo nei giorni lavorativi della settimana, altri musei hanno deciso di prolungare il loro orario abituale di apertura, per dare la possibilità di visitarli anche a coloro che lavorano.
Anche nel lungo periodo di chiusura i musei sardi non hanno mai smesso di lavorare per il loro pubblico, offrendo tante iniziative via web, ma poter finalmente tornare a vivere di persona la nostra cultura, seppur con le misure di sicurezza necessarie, è sicuramente un evento che è stato tanto atteso e desiderato da tutti.
Letizia Luciano
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