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Genova, il G8 e la lotta per la libertà delle donne iraniane negli ultimi due appuntamenti della rassegna organizzata dalla Settima Arte “DIRITTI E PROCESSI NEL CINEMA”

Genova, il G8 e la lotta per la libertà delle donne iraniane negli ultimi due appuntamenti della rassegna organizzata dalla Settima Arte “DIRITTI E PROCESSI NEL CINEMA”

Al Cinema Greenwich d’Essai di Cagliari si chiude la rassegna organizzata dalla Settima Arte “DIRITTI E PROCESSI NEL CINEMA”, nutrito cartellone di proiezioni, interventi, dibattiti e dialogo con gli autori curato da Antonello Zanda.

L’ultima settimana di programmazione si apre lunedì 9 dicembre alle ore 18,30 con l’incontro dal titolo “Libertà di manifestare, tra diritto al dissenso e tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico” a cura della dott.ssa Maria Cristina Ornano, magistrato. A seguire proiezione del film “DIAZ: DON’T CLEAN UP THIS BLOOD” di Daniele Vicari (Italia / Francia / Romania 2012) presentato in sala da Laura Stochino. 21 Luglio 2001: a Genova la polizia irrompe violentemente nella scuola Diaz, rifugio per la notte di 93 partecipanti al G8. Le vicende di Luca, Max, Alma e molti altri si intrecceranno nelle poche ore che segneranno per sempre una delle pagine più cupe della storia italiana. Un racconto strettamente fedele alle carte processuali, ma costruito attraverso una moltitudine di interpreti che vorticosamente si alternano negli angusti spazi chiusi della scuola, prima, e della caserma di Bolzaneto, poi. “DIAZ: DON’T CLEAN UP THIS BLOOD” è un’opera corale. Certo non mancano i volti noti del cinema italiano, tra cui Claudio Santamaria, nei panni di uno dei pochi poliziotti che non partecipa al massacro, Elio Germano che interpreta un giornalista e Alessandro Roja nelle vesti di uno dei poliziotti più attivi nei pestaggi e nelle successive operazioni di falsificazione ad hoc. Ma il loro peso è perfettamente bilanciato dai visi delle comparse sconosciute che danno volto a coloro che volevano solo manifestare per un mondo più giusto.

Ultimo appuntamento in rassegna giovedì 12 dicembre alle ore 18,30 con “SHAHED – LA TESTIMONE” di Nader Saeivar (Iran 2024) che porta sul grande schermo la coraggiosa lotta contro l’oppressione femminile in Iran. Un lungometraggio che offre una profonda riflessione sui temi sociali fondamentali che risuonano con grande attualità, invitandoci a considerare quanto sia cruciale combattere sempre contro le ingiustizie. Protagonista è l’attrice Maryam Bobani, un’indomita anziana che sfida apertamente il Governo denunciando la morte della figlia adottiva per mano del violento marito, incarnando la lotta delle donne iraniane per la libertà. Specchio delle attuali condizioni della società iraniana, il film mostra il modo in cui opera il governo e come le persone debbano obbedire a queste politiche anche a rischio della propria dignità̀.

L’ingresso per tutti gli appuntamenti è libero e gratuito

La rassegna, promossa dal Cinema Greenwich di Cagliari – Progetto Settima Arte, è realizzata sotto gli auspici della Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e si avvale della collaborazione della Società Umanitaria – Cineteca Sarda di Cagliari, della cellula cagliaritana dell’Associazione Luca Coscioni e dell’Associazione Gramsci di Cagliari.