Al cinema Greenwich d’Essai in Via Sassari 67 a Cagliari, la rassegna “Essere Donne”, organizzata dall’Associazione Culturale La Settima Arte e curata da Antonello Zanda ed Elisabetta Randaccio, propone una nuova settimana di programmazione estremamente ricca di eventi tra cinema e letteratura, alla presenza di prestigiosi ospiti in sala.
Si inizia lunedì 11 dicembre alle ore 18.00 con la proiezione di “Angi Vera” di Pál Gábor, 1978, opera ambientata nell’Ungheria del 1948 dove la giovane infermiera Vera Angi denuncia gli abusi commessi sui pazienti dal primario del suo ospedale. Per questo viene inviata come propagandista in un istituto di rieducazione. Ligia ai dettami del partito, Vera commette però l’errore di innamorarsi di István André, un insegnante sposato, conducendo una condotta contraria alla moralità richiesta al suo ruolo. Così Vera è costretta a fare pubblica autocritica per poi tentare il suicidio da cui viene salvata. Il film di Pál Gábor sarà introdotto al pubblico da Massimo Tria, professore universitario, critico cinematografico e consulente per i paesi slavi per il Trieste Film Festival.
“Essere Donne” prosegue mercoledì 13 dicembre alle ore 18.00 con la presentazione del libro “Maestre dell’università sconosciuta” (Soter, 2023) di Bastiana Madau, scrittrice, laureata in Filosofia all’università La Sapienza di Roma, che ha diretto con slancio e passione la biblioteca di Orani e Orgosolo, facendole diventare dei centri di eccellenza culturale in Sardegna. La sua opera “Maestre dell’università sconosciuta” antropologica, etnologica e poetica al tempo stesso, attinge alla memoria personale per raccontare la vita e la potenza di reali figure femminili sarde: quelle incontrate nel corso di un’intera esistenza, frequentate all’interno della famiglia o della comunità nella concretezza dell’interazione orale, del dialogo diretto, del dire e del fare condiviso, oppure ricordate tramite le narrazioni altrui. Donne che sono state e ancora sono parte della cultura popolare e materiale della Sardegna, diversissime tra loro eppure tutte, parimenti, poetiche: di quella poesia che è canto e racconto, le contadoras e le cantadoras a lungo ignorate eppure arrivate alle orecchie dell’Isola a scandire il bello e il brutto dell’esistere, le maestre “di pane” e le maestre “di parto”, artigiane per necessità di vita e sussistenza. Dialogherà con l’autrice Gonaria Floris, professore associato di Letteratura italiana presso l’Università degli studi di Cagliari. La serata è organizzata in collaborazione con il Festival Anderas e la Fondazione Faustino Onnis.
Infine, giovedì 14 dicembre, sempre alle ore 18, chiude gli appuntamenti settimanali della rassegna il film “Leila e i suoi fratelli” di Saeed Roustayi, 2022, presentato in sala dalla critica cinematografica e saggista Valeria Patanè. Leila, 40 anni, ha passato la vita a prendersi cura dei suoi genitori e dei suoi quattro fratelli, una famiglia irrequieta e schiacciata dai debiti. Quando il suo progetto di avviare un’impresa che li aiuti a uscire dalla povertà è ostacolato dal padre, Esmail, per motivi egoistici, i già fragilissimi equilibri familiari si spezzano, forse irrimediabilmente. Presentato in concorso al festival di Cannes, Leila e i suoi fratelli è il ritratto emozionante e delicato di una famiglia imperfetta, uno sguardo profondo sull’Iran di oggi, sorretto dalla straordinaria interpretazione di Taraneh Alidoosti, musa di Asghar Farhadi.
La rassegna “Essere Donne”, che proseguirà sino al 29 dicembre, è organizzata dall’Associazione Culturale La Settima Arte con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, in collaborazione con la Società Umanitaria – Cineteca Sarda, Comunicare Agency, Europa Cinemas e la Fondazione Faustino Onnis.
Per informazioni: 3515589016. Ingresso Gratuito.