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Venerdì a Cagliari la presentazione delle nuove videotestimonianze del progetto Annòtu

14-02-2025
Cagliari

Venerdì alle 17,30 a Cagliari (sede Fondazione di Sardegna)
saranno presentate le nuove video-testimonianze che arricchiscono il progetto Annòtu,
sui temi della genitorialità indagati con l’aiuto delle varianti linguistiche dell’isola

 

Una seconda campagna di raccolta di testimonianze, stavolta nelle varianti del Tabarkino e del Sassarese, arricchisce il progetto Annòtu, il primo archivio di testimonianze audiovisive sulla genitorialità raccolte nelle varianti linguistiche della Sardegna.

Venerdì 14 febbraio alle 17,30 nella sede di Cagliari della Fondazione di Sardegna (via San Salvatore da Horta) è in programma la presentazione: le nuove video testimonianze, otto in tutto, si aggiungono alle quaranta già presenti sul sito del progetto nato lo scorso anno come spin off dell’Archivio vivo di Lunàdigas (www.lunadigas.com), lanciato nel 2015 dalle autrici e registe Marilisa Piga e Nicoletta Nesler per indagare le motivazioni alla base della scelta di molte donne di non essere madri.

Come si esprime il nostro vissuto e la nostra storia identitaria quando usiamo la lingua materna, la nostra lingua prima? Annòtu (in sardo archivio, annotazione) cerca di dare una risposta attraverso la raccolta, l’archiviazione e l’indicizzazione di testimonianze che scrutano i temi della paternità e maternità.

A un anno dal suo esordio, reso possibile grazie al contributo del Bando Studi e Ricerche della Regione Sardegna, la piattaforma Annòtu propone le diverse testimonianze, ciascuna nelle varianti linguistiche dell’isola (algherese-catalano, campidanese, logudorese, ecc): l’accessibilità dei materiali audiovisivi, che prevede l’inserimento dei sottotitoli per non udenti, è garantita dalle testimonianze trascritte, tradotte in italiano e in inglese e archiviate, a cui si aggiungono ora nuove testimonianze per continuare a indagare i temi al centro della ricerca.

Venerdì alla presentazione della nuova campagna di Annòtu, realizzata con il contributo dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio della Regione Sardegna, interverranno oltre a Marilisa PigaArianna Anedda (ricercaterice, responsabile comunicazione Lunàdigas), Myriam Mereu (scrittrice e ricercatrice di lingua sarda).

Per informazioni: https://annotu.lunadigas.com/ o mail a info@lunadigas.com

Annòtu

Con Annòtu sono diversi gli obiettivi perseguiti: l’approfondimento del progetto di ricerca sulla genitorialità condotta da tempo dall’associazione Lunàdigas, la promozione dell’audiovisivo come strumento per la cura e la valorizzazione della memoria, del racconto personale e del multilinguismo, la valorizzazione e promozione del racconto di sé come pratiche di conoscenza, strumento di esplorazione e ascolto, veicolo di empowerment nella definizione identitaria personale e comunitaria sino alla promozione dell’accesso alle opportunità di utilizzo della cultura con particolare attenzione alle fasce sociali più svantaggiate e alle giovani generazioni offrendo la traduzione, la sottotitolatura, la declinazione audio e video dei contenuti in funzione delle disabilità visive e uditive.

Lunàdigas APS

Lunàdigas è un’associazione di promozione sociale nata nel 2015 quando le fondatrici Nicoletta Nesler e Marilisa Piga hanno realizzato il webdoc e poi il docufilm “Lunàdigas ovvero delle donne senza figli” indagando le ragioni e i sentimenti delle donne che non diventano madri, con particolare riferimento all’Italia. Il docufilm ha raccolto premi e riconoscimenti internazionali e portato l’associazione a promuovere il percorso di autodeterminazione delle donne, madri e non madri, fuori dagli stereotipi e dalle violenze di genere. Dal 2019 Lunàdigas ha dato vita all’Archivio Vivo, un album internazionale di voci, volti e storie di donne intorno ai temi dell’identità e dei diritti riproduttivi. Nel 2024 Lunàdigas ha realizzato Annotu, una costola dell’Archivio Vivo riservata alle testimonianze pronunciate in lingue minoritarie. Lunàdigas promuove incontri pubblici nelle scuole, all’università, in contesti formali e informali, realizzando cerchi di ascolto e laboratori.

 

Redazione SardegnaEventi24

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