Sabato 3 febbraio, insieme a Massimo Lunardelli, presentiamo “Isidoro Azzario – Sulla terra e sulla Luna. Storia del capostazione rosso che fondò il partito comunista d’Italia e che il fascismo rinchiuse in manicomio”.
Il racconto di un uomo che ha fatto la storia del Partito Comunista, ma che sembra essere stato dimenticato dalla storia stessa.
Il racconto di un uomo che ha fatto la storia del Partito Comunista, ma che sembra essere stato dimenticato dalla storia stessa.
A moderare l’incontro ci sarà Benigno Moi.
Ingresso libero e gratuito.
Sabato 3 febbraio ore 18:30
Isidoro Azzario (Pinerolo, 1884 – Luino, 1959) ha vissuto molte vite. Ferroviere fino al grado di capostazione, è stato dirigente dello SFI, il potente sindacato di categoria; ha contribuito a fondare il Partito Comunista d’Italia nel gennaio del ’21, un anno dopo è stato eletto nel suo CC e ha partecipato a Mosca al IV congresso dell’Internazionale Comunista. È stato inoltre consigliere comunale a Cuneo, membro della locale Camera del Lavoro, redattore de «il Sindacato Rosso». Schedato come “elemento estremamente pericoloso”, è “oratore formidabile, freddo, preciso, impeccabile” secondo la definizione di Gramsci. Poi, nel 1927, la missione in Sud America per conto dell’Internazionale Sindacale Rossa. Lo arrestano il 21 giugno a Calì in Colombia in condizioni pietose. Estradato in Italia, i suoi stessi compagni che lo incontrano nel carcere di Regina Coeli stentano a riconoscerlo. Bollato dalle perizie psichiatriche come “individuo affetto da paranoia espansiva e delirio cronico progressivo”, inizia il suo calvario nei manicomi del regno. E dopo i manicomi, il confino a Ponza e alle Tremiti. Elabora complesse teorie astronomiche, si dichiara figlio illegittimo di Nietzsche. In questo libro per la prima volta tutta la sua storia.
MuA – Museo e Archivio di Sinnai
Via Colletta n°20, Sinnai
+39 3714692018 – info@muasinnai.com
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