Nel cuore della Barbagia di Seulo, Seui si trasforma. Dal 29 al 30 ottobre 2024, tra le nebbie d’autunno e il profumo di castagne arrostite, prende vita Su Prugadoriu, la festa che intreccia sacro e profano, ricordo e suggestione.
Un evento che non imita Halloween: lo supera, perché nasce da una tradizione autentica, antica e tutta sarda. I “mangasinus” del centro storico si aprono come scrigni del tempo. All’interno, artigiani e produttori locali offrono culurgiones fumanti, civargeddus, salumi, vino rosso e dolci da ricorrenza. Le strade si accendono di lanterne, mentre i bambini vestiti da anime penitenti chiedono dolciumi e offerte “pro sas animas”, come da rituale. Non è solo folklore. È una messa in scena delle nostre radici, un omaggio al culto delle anime, quelle che – secondo la tradizione – tornano tra i vivi in queste notti per chiedere preghiere, cibo, memoria. La festa continua con concerti itineranti, mostre, laboratori, degustazioni, teatro popolare, falconieri e sfilate in maschera. Emozionante la comparsa de S’Urtzu e sa Mamulada, figure arcaiche, inquietanti, che agitano il confine tra umano e bestiale. Il 30 ottobre, il gran finale: il simbolico lancio della zucca, tra risa e riti propiziatori. Su Prugadoriu è molto più di un evento. È un patto con gli antenati, un racconto collettivo che ogni anno si rinnova. A Seui, il tempo si piega, e in quelle due notti si cammina insieme: vivi e morti, memoria e futuro, tradizione e magia.

