(Foto di Manuela Seu)

La mostra dedicata a Federico Garolla

I grandi del cinema e gli sconosciuti dei reportage sociali esposti nella mostra “In scena e fuori scena”

Attori, scrittori, registi, pittori, poeti, designer di moda e modelle. Ma anche pescatori, maestri, classe operaia e tanta gente comune.

Questi i volti protagonisti della mostra fotografica intitolata “In scena e fuori scena” curata da Uliano Luca e Tatiana Agliani e dedicata a Federico Garolla, in mostra al Search di Palazzo Bacaredda a Cagliari fino al 31 marzo 2022 (ingresso gratuito).

L’opera di Federico Garolla (1925-2012) è una testimonianza, ma soprattutto un viaggio raccontato attraverso 100 straordinari scatti in bianco e nero, catturati da nord a sud, per raccontare l’Italia nel tempo, della Ricostruzione negli anni del dopoguerra, tra povertà e speranza di rinascita.

Garolla era un autore noto del neorealismo fotografico italiano nell’epoca in cui le notizie passavano attraverso i rotocalchi, e gli scatti del mondo della moda, del cinema e dello spettacolo erano fortemente richiesti dalla stampa.

“In scena e fuori scena parte” parte da Napoli, la sua città natale, e dei film di De Sica per far tappa in alcune delle più grandi città italiane come Roma sul noto set cinematografico di Alberto Sordi “i due nemici”, immortalando stelle del calibro di Anita Ekberg, e l’attrice icona del neorealismo cinematografico italiano Anna Magnani.

Nuovamente a Napoli dove l’obiettivo di Garolla incontra Totò durante le riprese de “I soliti ignoti”.

E ancora i reportage negli anni del miracolo economico italiano agli esordi della modernizzazione: modelle vestite dai grandi stilisti che posano per le strade e per le piazze, la riservatezza di un mondo intellettuale fotografato spesso nell’intimità di casa come il ritratto del poeta Ungaretti nel 1960.

In questi 100 scatti la macchina fotografica di Garolla arriva fino a Milano per documentare l’apertura della stagione scaligera del ’51, e il festival del cinema a Venezia a fine anni ’50.

In mostra a Cagliari non solo miti da prima pagina, consacrati e nuovi, ma anche reportage sociali di grande impatto visivo per raccontare la vita nel carcere femminile a Napoli, quella dei pescatori a Padova, la realtà contadina a Reggio Calabria e Salerno.

Veri e propri frammenti di vita quotidiana dell’Italia non illustre: il fotografo immortala soggetti che ignoravano di diventare protagonisti delle istantanee. Si ritrovano anche reportage più ampi “Ferragosto in stazione” , “Infanzia abbandonata”, “Verso Sud” e “Le ragazze d’Italia”.

Tutto il lavoro di Garolla è dunque una testimonianza di come il fotogiornalismo possa trovare ispirazione nell’arte, nella poesia e nella narrazione, nella moda e nel racconto documentato.

La mostra è visitabile dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17 e il venerdì mattina, dalle 10 alle 13.

Manuela Seu