tuttestorie2022 manifesto di Ignazio Fulghesu

Il manifesto della nuova edizione firmato da Ignazio Fulghesu

Il tempo delle attese desiderose che sembra dilatarsi e non passare mai quando si vuole diventare grandi, sbattendo i piedi a vuoto. Quello vigliacco e fuggitivo che non si fa imbrigliare e quello di una musica che riporta lo spirito inquieto in armonia. Il tempo meteorologico e quello di Sant’Agostino che non si sa spiegare. Il tempo di una narrazione che afferra il lettore di un libro o cattura gli spettatori davanti a un palco generoso di emozioni. Il tempo abissale del cosmo e quello di un pianeta di cui non ci prende cura abbastanza e diventa tempo pauroso di un conto alla rovescia. E naturalmente il tempo delle domande.

È il tempo il tema del 17° Festival Tuttestorie di Letteratura per Ragazzi, dal 6 al 9 ottobre 2022 a Cagliari ma anche altrove. Gli organizzatori, la Libreria per Ragazzi Tuttestorie, con la consulenza di idee e testi di Bruno Tognolini, torna a casa, al Centro culturale Exma, con alcune anticipazioni fra il Villaggio Pescatori di Giorgino (sabato 1 ottobre) e la Facoltà di Scienze della Formazione.

Quanto manca? Racconti, visioni e libri per esplorare il tempo”, è il titolo di questa edizione quasi maggiorenne e che vedrà 77 ospiti sardi, nazionali ed europei (Svizzera, Francia, Olanda, Gran Bretagna e Islanda) ma anche dal nuovo continente con un nome di spicco quale l’illustratore americano David Wiesner. Terrà, mercoledì 5 ottobre, alle 17, una lectio magistralis sui libri senza parole con il docente di letteratura per l’infanzia Simone Di Biasio e incontrerà le classi e il pubblico affiancato da Emilio Varrà (Hamelin) e dall’editrice Fausta Orecchio.

Un totale di 372 attività fra incontri, laboratori, formazione, spettacoli e performance che coinvolgerà il mondo degli autori, dell’illustrazione, della letteratura per l’infanzia e dei divulgatori.

C’è un immenso sorriso sul viso di Manuela Fiori. A SE24 dice: «Quest’anno una grande conquista sarà il rientro delle classi all’Exma, dopo la pandemia. I festival sono delle esperienze da fare e da vivere e per i bambini è molto importante incontrarsi, fare i laboratori e vivere un’esperienza fisica al di là di quelle online».

È tempo di avvicinamenti. «Altra novità di quest’anno è che ancora di più il festival esplora la sua dimensione inclusiva – prosegue la co-organizzatrice –. Andremo noi a raggiungere le famiglie che non possono venire, i bambini figli di detenute del carcere di Uta, gli anziani dell’Opera Don Orione di Selargius con un progetto che coinvolge i bambini e i malati di Alzheimer. Inoltre riprenderemo ad andare nei reparti pediatrici negli ospedali e faremo un bellissimo progetto di esperenzia sensoriale con Fabio Fornasari, direttore del museo Tolomeo dell’Istituto dei ciechi Cavazza di Bologna».

Tutti i nomi sono interessanti. Per citarne qualcuno: il pluripremiato autore, illustratore e cartoonist americano Mo Willems, di fatto erede di Charles M. Schulz, e Joelle Jolivet, disegnatrice e pittrice, che sarà al festival in contemporanea con l’uscita della seconda avventura a fumetti di Miss Cat (Fatatrac). Ancora la scrittrice scozzese Elle Mcnicoll con la sua esperienza di vita di autrice neurodivergente e la collega olandese Enne Koens, autrice di “Sono Vincent e non ho paura” (Camelozampa).

Poi, chi guarda da vicino il tempo del pianeta e dei cambiamenti in corso: Andri Snær Magnason, scrittore, intellettuale, performer, attivista ambientale a fianco di Björk, candidato alle ultime presidenziali islandesi, autore di “Il tempo e l’acqua e La storia del Pianeta Blu(Iperborea); la zoologa inglese Nicola Davies, autrice di Tutto un solo mondo” (Editoriale Scienza), per anni presentatrice del programma dellaBBCThe really wild show” e Claudia Pasquero, docente di Oceanografia e Fisica dell’Atmosfera all’Università Bicocca di Milano, esperta di eventi meteoclimatici estremi e coautrice del libro “Come sta la terra? per la collana Le 15 domande” (Il Castoro).

Tutti gli eventi sono online (qui il programma). Poi c’è, massiccia, la presenza delle scuole (coinvolte dal 5 al 12 ottobre). Palpabile la voglia di fare il più possibile: «Dopo questi anni di pandemia – conclude – ci è venuta la voglia di allargare la comunità del festival. È una comunità molto vivace e presente, lo ha dimostrato anche nei momenti di difficoltà del festival e quindi si merita sempre di più dal festival».

Manuela Vacca

Share via
Copy link
Powered by Social Snap