Nel paese del Guilcer ci sono grosse novità. A SE24 ne parlano il noto sceneggiatore di Bonelli Bepi Vigna, il sindaco Matteo Manca e l’assessora Simona Mele. Nello scatto di SE24 il Parco del Fumetto accanto al museo
Dall’inviata Manuela Vacca
«Il fumetto non è una cosa esclusiva dei bambini ma anche di un vecchio che ha la sindrome di Peter Pan». Le parole di Raffaele Piras, ex medico di Norbello e collezionista appassionato di strisce che restituiscono la storia di Italia dal primo Novecento, sintetizzano il valore del medium fumetto. Che, ancora oggi, non è da tutti considerato parte integrante della cultura popolare, al pari di giornali, radio e tv.
«Sono cresciuto a fumetto a pane e fumetto, forse più fumetto che pane. Ero magro come un chiodo», svela al pubblico che partecipa all’inaugurazione della mostra al MIDI di Norbello, intitolata “Originalia”, di cui è curatore insieme allo sceneggiatore e scrittore Bepi Vigna che guida il Centro Internazionale del Fumetto di Cagliari.
Con l’esposizione – piccola ma valida – di alcune tavole originali di fumetto e diversi cels realizzati per importanti film d’animazione inizia un un nuovo corso per il Midi, il Museo dell’Immagine e del Design Interattivo, e per tutto il centro di 1200 anime del Guilcer. Sarà il papà di Nathan Never a prendere il carico della direzione artistica degli eventi, tramite il Centro internazionale del Fumetto che già dirige. Un nome di prestigio per un progetto che cresce giorno dopo giorno.

«L’idea è fare di Norbello il polo del fumetto in Sardegna con mostre di rilievo, ospiti e convegni, farlo diventare un centro culturale importante relativo a espressioni artistiche che ancora sono considerate minoritarie», racconta Bepi Vigna a SE24, precisando che la volontà è di creare un polo collegato a Cagliari e ad altre realtà: «In altri luoghi, come in Belgio, dove c’è una sensibilità diversa, il fumetto è fiore all’occhiello della cultura popolare di quel Paese».
«Questa è una delle tante iniziative che abbiamo portato avanti legate al fumetto e all’immagine», spiega a SE24 il sindaco Matteo Manca che, all’inaugurazione, ha ben sottolineato il fondamentale aiuto della Proloco nel portare avanti con tenacia la struttura.
Accanto al museo c’è il parco tematico inaugurato quest’anno. «Il ‘Parco del fumetto’ ci è stato finanziato attraverso la programmazione territoriale e dà lustro e completa lo spazio in cui, prossimamente, installeremo anche la realtà virtuale – prosegue il primo cittadino, parlando della caratterizzazione in atto nel suo Comune –. Poi esistono altri punti collegati: il Parco della Musica e delle Parole, che racconta la storia della musica, la nuova Taverna dei cantautori, e l’ingresso del paese che stiamo valorizzando attraverso le immagini».

Tra gli abitanti c’è abbastanza curiosità e sono coinvolte soprattutto le scuole. «Abbiamo un’idea di cultura a 360 gradi che spazia dalla lettura al fumetto, dal cinema alla musica» riferisce a SE24 Simona Mele, assessora comunale alle Politiche sociali, Politiche giovanili e Cultura, che evidenzia le notevoli risorse investite in queste direzioni.
E prosegue: «Cerchiamo di offrire un’offerta vasta durante tutto il corso dell’anno non solo per i residenti ma anche per chi si reca qui per svariati motivi, come per la manifestazione estiva ‘Radici’, per la quale riceviamo apprezzamento dal territorio. Poi un bel movimento si è creato anche da quando abbiamo aperto il parco e adesso è giusto ridare un’identità al museo e restituire un’offerta molto più ampia».
«La cosa che mi ha stupito di più venendo a Norbello è che, ogni tanto, arrivava gente che vuole vedere il museo grazie al Parco del Fumetto. Una nuova idea inizia a entrare nella teste della gente», aggiunge Bepi Vigna.
L’incarico è stato accettato con entusiasmo, anche se non è una presenza del tutto nuova in paese, perché il Centro internazionale del Fumetto era già stato coinvolto in sede di allestimento. E si sta pensando di creare una biblioteca dedicata al fumetto che lavori insieme all’Ami, l’Archivio multimediale dell’immaginario di Cagliari, che raccoglie materiale contemporaneo del fumetto e dell’illustrazione con alcuni importanti pezzi della storia del fumetto sardo. Una documentazione di grande rilievo che è stata catalogata da Elisabetta Randaccio.
«Il fumetto in Sardegna ha una tradizione importante e qui siamo in un territorio di illustratori e fumettisti, dato che l’illustratore Backisfigus era di Abbasanta, il fumettista Ennio Zedda di Macomer. Quale posto al centro dell’isola migliore di questo per partire con un’iniziativa del genere?», nota lo sceneggiatore che lavora per Bonelli. Inaugurando la mostra aveva anche detto: «Siamo in tempo di linguaggi convergenti. Qui c’è anche una scommessa su turismo culturale».
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