Cinque corti ospiti della rassegna ‘Evò ce Esù’ dedicata alle lingue minoritarie.Appuntamento a Martignano dal 16 al 18 settembre
A Martignano, il più piccolo borgo della Grecìa Salentina, torna la rassegna cinematografica Evò ce Esù Visioni, l’unica in Puglia che pone l’accento sul cinema delle lingue definite “minori”. Un’ampia sezione della rassegna sarà dedicata al cinema sardo, rappresentato dalle due pellicole che si sono aggiudicate l’edizione 2020 del premio Kentzeboghes per progetti cinematografici nelle lingue e dialetti della Sardegna promosso dall’associazione culturale Babel, che vedrà in rappresentanza sarà il regista e co-direttore Paolo Carboni.
La manifestazione – da venerdì 16 settembre a domenica 18 settembre – nasce da un’idea della cooperativa sociale Open del Parco turistico culturale Palmieri di Martignano, in collaborazione con il Comune di Martignano, la Cineteca Sarda e il Babel Film Festival di Cagliari (con le associazioni Babel, Terra di Punt e Area Visuale Film).
I corti in programm sono ‘Santamaria’ del regista Andrea Deidda, sulla storia di un giovane di Seui che si trasferisce a Cagliari per inseguire il sogno di diventare un grande pugile. Invece ’12 Aprile’ di Antonello Deidda tratta di un viaggio ai confini della realtà tra due mondi lontani, la città di Cagliari che festeggia lo Scudetto del 1970 e quella del 2020 piombata in un drammatico lockdown.
Quindi ‘Male Fadau’ di Matteo Incollu, ‘Mira sa dì’ di Andrea Cannas, entrambi vincitori del Babel Film Festival 2021, e ‘Issa’ di Stefano Cau. Il cortometraggio girato da Matteo Incollu è ambientato a Baunei nel 1942. ‘Male Fadàu’ è Padoreddu, il matto del villaggio. Una notte ruba una radio da un aereo da guerra tedesco, precipitato tra le montagne. Ma una misteriosa e inquietante voce emerge dalla radio e dal passato, e comincia a perseguitarlo.
‘Mira Sa Dì’ è tratto da una storia realmente accaduta a Mogoro nel 1930. Nella piccola comunità agricola dell’entroterra sardo il fascismo comincia a prendere piede, creando malcontento e sofferenza tra gli abitanti. In questa atmosfera di forti tensioni, due giovani si innamorano e portano avanti il loro rapporto segreto grazie ad incontri fugaci tra la quiete e il silenzio delle campagne.
In ‘Issa’, di Stefano Cau, un piccolo paese isolato nelle campagne sta morendo dal momento che da anni non nascono più bambini. Il racconto di un estremo e surreale tentativo di un paese fantasma di arrendersi allo spopolamento.
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